mercoledì 10 giugno 2020

Una storia per la creatività STEP #22

"Un sogno nel cassetto diventato realtà"

Roberto, Massimo e Simone sono vecchi compagni del liceo con un sogno nel cassetto mai realizzato. Dopo venti anni, quando oramai ciascuno ha la propria vita e il proprio lavoro, si incontrano in una festa realizzata per gli ex alunni del liceo. E' proprio grazie a questa festa che riscoprono la voglia di realizzare il loro sogno accantonato per terminare gli studi, studi che si riveleranno essenziali per la riuscita della loro geniale idea. 

PRIMA PUNTATA
10 ottobre 2030. Ore 21.00, "Hotel Regis". Roberto, Massimo e Simone non si vedevano dalla fine del liceo, quando oramai avevano abbandonato l'idea di portare a termine il loro sogno. Passarono la serata a ricordare gli anni passati insieme e quei 20 anni in cui non avevano avuto più contatti sembrò che non fossero mai esistiti. Tra un discorso e un altro ricordarono la "macchina magica" che avevano realizzato da ragazzi, una macchina capace di portare l'uomo all'interno del corpo umano dopo averlo trasformato in un essere microscopico. Grazie a questa invenzione volevano permettere all'essere umano di trovare cure a malattie fino a quel momento incurabili permettendo a persone senza speranze di riconquistare la propria vita. Questo sogno era ancorato nella mente di ciascuno nonostante gli anni passati e decisero di portare a termine il progetto già iniziato anni prima grazie alle loro attuali conoscenze. Infatti negli anni passati i tre ragazzi, oramai diventati uomini adulti, avevano portato a termine i loro studi: Roberto aveva una laurea in ingegneria meccanica, Massimo era un dottore e Simone un ricercatore. Da questa serata decisero di incontrarsi nello scantinato di Roberto, dove era custodito il loro progetto iniziale, nel tentativo di costruire la loro "macchina magica".

SECONDA PUNTATA
I tre amici iniziarono ad incontrarsi assiduamente e passarono nottate intere a modificare la macchina che avevano realizzato da ragazzi. Una di queste sere si resero conto che avevano terminato i lavori e decisero di provare la macchina convinti del fatto che non potesse funzionare. Simone decise di essere lui la cavia dell'esperimento. Iniziarono così ad azionare la macchina e d'improvviso rimasero stupidi: Massimo era diventato un essere microscopico e nell'arco di qualche secondo si trovò catapultato all'interno del corpo di Simone. Iniziò in tal modo il suo viaggio. Nonostante fosse un medico, Massimo non aveva mai visto il corpo umano in tale prospettiva e fu subito affascinato dal viaggio intrapreso a dir poco surreale. Si rese così conto di quanto potesse essere rivoluzionale una scoperta simile. Diversamente da quanto si pensasse, il corpo umano era ancora sotto molti aspetti sconosciuto e proprio grazie alla loro invenzione si potevano raggiungere gli angoli inesplorati del corpo umano alla ricerca di cure di malattie fino a quel momento incurabili.
Arrivato alla fine del viaggio raccontò ciò che aveva visto agli amici i quali, seppur ancora increduli, decisero che la loro scoperta doveva diventare qualcosa in più di una stupida invenzione, in modo da rivoluzionare il mondo della medicina.

TERZA PUNTATA
I tre amici decisero che il loro era più di uno stupido sogno da liceali e che la loro macchina doveva essere conosciuta dal mondo intero. Presentarono la loro scoperta ad una delle più note aziende in ambito di ricerca e dopo che mostrarono la veridicità delle loro parole rimasero tutti increduli. Come era possibile trasformare il corpo umano in un corpo microscopico capace di esplorare il corpo umano per mezzo delle narici? Nonostante gli interrogativi la "macchina magica" venne brevettata e nel giro di qualche mese tale innovazione ebbe i primi successi riuscendo a trovare cure fino a quel momento impensabili. Il loro non era più un sogno nel cassetto ma pura verità. La creatività di tre ragazzi liceali ha così permesso alla medicina di compiere passi avanti che mai nessuno avrebbe immaginato.

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