giovedì 11 giugno 2020

Conclusioni STEP #24

Nel corso di questo blog è stato analizzato il concetto di creatività nelle sue più svariate sfaccettature. La creatività è stata per secoli considerata un concetto puramente astratto ed una qualità posseduta da pochi eletti. Solo nel '900 si è perso tale immaginario facendo della creatività una qualità posseduta da ciascuno di noi. Infatti tutti possiamo essere creativi poiché "il cervello è una macchina della creatività" e necessita di allenamento affinché possa esprimere al meglio la sua potenza creativa.
 Per capire a pieno il concetto di creatività è necessario analizzare la sua etimologia: esso deriva dal sanscrito kar-tr, ossia "colui che fa dal nulla". Questa definizione è stata ripresa da Platone nel Timeo: egli infatti considera il "Demiurgo" un dio artigiano, ossia un dio ordinatore che dà il soffio vitale alla materia informe e ingenerata.  
Negli ultimi decenni è stato messo in evidenza il legame tra creatività e scienza, legame che fino a poco prima risultava impossibile. Infatti come K. Popper afferma la scienza è molto più creativa di quanto venga considerata nell'epistemologia tradizionale. Tale legame si evince analizzando alcune delle più rivoluzionare scoperte scientifiche come quella della luce elettrica ad opera di Sir Joseph W. Swan oppure, per citarne una più recente, quella di creare respiratori C-Pap partendo da delle semplici maschere da sub per contrastare la carenza di respiratori medici. Inoltre grazie alla creatività dei ricercatori è possibile trovare metodi alternativi per contrastare l'inquinamento, uno dei problemi che ci interessa personalmente. In questi ultimi anni sono state svolti significativi progressi in questo ambito per minimizzare l'emissione di CO2 e lo sfruttamento di fonti non rinnovabili.
E' però necessario ricordare che affinché il progresso sia sostenibile occorre possedere un senso etico. Infatti "la creatività ben temperata da valori etici, culturali e artistici è, quindi, un mezzo straordinario per produrre nuova cultura".
La creatività, oltre che per il progresso, è spesso un mezzo per sfuggire dalla realtà e rifugiarsi in un mondo utopico, lontano dai problemi e dalle sofferenze umane. Infatti, come emerge dallo Zibaldone di Leopardi, ogni uomo, nel suo agire, mira al piacere e dunque alla felicità. Tale condizione può essere raggiunta solo grazie all'immaginazione e all'illusione come emerge nell'opera "Le chateaudel Pyrénées" di René Magritte o in "Un Mundo" di Angeles Santos , nel film "Mary Poppins" , in alcuni miti come quello di "Apollo e Dafne" o in alcune delle pubblicità che siamo soliti vedere, in cui avvengono cose a dir poco surreali. 
Inoltre la creatività è spesso stata utilizzata come mezzo di denuncia sociale come ne "La metamorfosi" di Kafka, in cui il protagonista si trasforma in uno scarafaggio per sfuggire all'alienazione nei confronti della società, o nella poesia di Gianni Rodari "Il dittatore" in cui attraverso una sapiente metafora viene portata avanti una battaglia culturale in nome della libertà.
Dunque la creatività è un concetto interdisciplinare poiché essa è presente nei più svariati ambiti della vita di tutti noi.


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